La vita dell’osservatore e andare alla ricerca di talenti. Gennaro Ciotola,dopo l’esperienza a Ferrara con la Spal,quest’anno e stato ingaggiato dalla Reggiana. Essendo anche lui molto giovane (22 anni), batte molto su quei talentini che, magari, hanno bisogno proprio di un occhio che sappia vederla lunga per guadagnarsi la possibilita di sciorinare il proprio potenziale. Gli
chiediamo di scendere nei particolari circa il modus operandi di questa figura importante per le societa professionistiche:“La settimana è caratterizzata da giorni in cui si fa aggiornamento presso le scuole calcio che lavorano per conto di club professionistici, poi si seguono molti allenamenti, anche per conoscere meglio i ragazzi oggetto delle attenzioni. Perché è proprio lì che si conoscono meglio gli atleti e i tanti aspetti che magari nelle partite non emergono Nei fine settimana poi si vedono tante partite di campionato”.Un’attivita a contatto con i campi di calcio, da li non si sfugge, indipendentemente dalla categoria, e importante saper riconoscere chi ha un talento innato e chi, magari, puo coltivarlo,svilupparlo e poi metterlo al servizio di un gruppo. Ma che bisogna fare perfarsi apprezzare in questo settore del mondo del calcio? “Mi attengo alla mia esperienza e dico che la giovane età può rivelarsi un’arma a doppio taglio, perché le persone possono vedere in te grande entusiasmo ma anche una competenza non infallibile. Invece, il mio operato non si allinea a chi la pensa come questi ultimi perché ho piazzato tantissimi ragazzi che hanno esordito tra i professionisti.
Finora mi mancava il grande colpo e penso che i tempi siano maturati anche per questo dal momento che il ’98 Manuel De Luca del Sud Tirol a giugno approderà al Parma”. Con Ciotola parliamo anche un po’ di questi sui primi mesi alla Reggiana, che ambiente ha trovato e che prospettive vede per gli emiliani: “A Reggio c’è una società sana e solida anche dal punto di vista economico. Puntano molto sul settore giovanile e sperano di ingaggiare qualche bella promessa dalla Campania, il discorso mi riguarda in prima persona e mi auguro di essere all’altezza di questo compito. Relativamente alla prima squadra,
quest’anno si punta ad un piazzamento rassicurante, mentre in vista della prossima stagione si possono rivedere i piani e guardare a qualcosa di più ambizioso”. Prima di parlare con Ciotola delle squadre campane impegnate in Prima Divisione, ma nell’altro girone rispetto a quello in cui e impegnata
la Reggiana, ci tiene a sottolineare un aspetto: “Reggio Emilia è una piazza che merita ben altri palcoscenici, basti pensare che ha uno stadio in stile inglese che è un gioiello, dopo lo Juventus Stadium, a mio avviso, è quello più all’avanguardia in Italia”. Sulle campane, il suo augurio e che“l’Avellino possa vincere il campionato e tornare tra i cadetti, la squadra è stata allestita in modo intelligente con un mix di esperienza e gioventù”. Sulle altre: “Per Benevento e Paganese non prevedo piazzamenti superiori alla metà classifica, la Nocerina, invece, con due innesti importanti può conquistare i play off e aggiudicarseli anche,mentre il valore tecnico del Sorrento non è da ultima della classe secondo me, le condizioni per salvarsi ci sono,ma se la società non è intenzionata a lottare, almeno valorizzasse gli ottimielementi della Beretti come Verdone,Ciccone e Iattarelli”.
Servizio di
Maurizio Longhi
Come e perché fare il talent scout?
Una domanda alla quale è difficile dare una risposta.
Calciomercato.com ha deciso di chiedere lumi a Gennaro
Ciotola, nuovo osservatore del settore giovanile della Reggiana: "Il
mio lavoro consiste nel cercare nuovi talenti, nuovi prospetti per il settore
giovanile granata - le sue parole - seguo partite in tutta la Campania e non
solo".
Ma cosa fa nel dettaglio? "Seguo i ragazzi e faccio una relazione dopo
averli visti in almeno 2-3 partite - prosegue - almeno che non siano dei
fenomeni tali che non hanno bisogno degli osservatori. Seguo molto gli
allenamenti dei ragazzi che mi interessano e cerco di capire meglio tante cose,
tra le quali pregi e difetti del giovane".Ci vuole anche un po' di fantasia comunque: "Nella mia mente cerco di capire se un ragazzo può migliorare il patrimonio tecnico della squadra - prosegue Ciotola - e se con la sua abilità la squadra può agire in maniera diversa; bisogna sempre aggiornarsi su tutto e stare attenti".
Ma qual è l'iter da seguire? "Di solito quando mi interessa un calciatore e voglio ingaggiarlo preferisco sempre avere un approccio sia con la societa che con le famiglie - conclude Ciotola - un'altra cosa importante è cercare di prendere un ragazzo nei parametri impostati dalla societa: lì si vede la capacità del talent scout nel fare affari".