E’ GIOVANISSIMO, HA GRANDI AMBIZIONI E SI
ISPIRA A PIERPAOLO MARINO. SI CHIAMA GENNARO CIOTOLA, UNO DEI PIù GIOVANI
OSSERVATORI ITALIANI!
Questa
settimana ho incontrato uno dei più giovani e talentuosi osservatori del
panorama partenopeo e nazionale, che si ispira al più grande di tutti e spera un
giorno di fare almeno un po’ di quello che ha fatto lui nel calcio, Pierpaolo
Marino. Sogni, ambizioni e progetti di Gennaro Ciotola nell’intervista che
segue.
Lei è uno dei più giovani se non il più giovane osservatore d'Italia. Come nasce l'idea di occuparsi del mondo del calcio giovanile con la Sua attività di scouting?
Diciamo che questa passione la coltivo sin da bambino,guardando in tv i vari Baggio e Ronaldo e immaginando da bambini quanto erano forti. Praticare calcio non è stata mai la mia passione, piuttosto sognavo di creare dal nulla calciatori importanti. Era questo il mio obiettivo.
Ci può citare alcuni nomi di giovani leve da tenere presente che secondo Lei sono dei predestinati o di cui comunque sentiremo parlare in futuro?
Di giovani promettenti in Italia ce ne sono molti, ma se proprio ne vogliamo citare alcuni mi viene da pensare a Lorenzo Tassi, classe 95 di proprietà dell'Inter. Un numero 10 tecnicamente fantastico,infatti a soli 16 anni ha esordito in serie A con la maglia del Brescia.Poi mi piace tantissimo il classe 96 del Napoli Gennaro Tutino, calciatore molto duttile tatticamente, capace di svariare su tutto il fronte offensivo; per non parlare poi di Cosimo Laferrara vero fuoriclasse già da 2 anni nel vivaio del Milan. Ed infine una mia scoperta Yaya Bamba, un attaccante di colore classe 99,vera spina nel fianco per le difese avversarie. Gioca nella Vigor Perconti, società laziale, ma il prossimo anno giocherà in un grosso club italiano, ne sentiremo parlare!!
Ad oggi è soddisfatto del Suo lavoro o perlomeno della strada che ha intrapreso, o ha dei rimpianti per delle cose che avrebbe voluto fare e dei rimorsi per cose che magari se tornasse indietro non avrebbe fatto?
Ad oggi sono molto soddisfatto del mio lavoro, nei 2 anni in cui ho praticato questo mestiere penso di esser cresciuto sia professionalmente che umanamente. Ho fatto parte l'anno scorso di una club storico come la Spal e nelle prossime settimane firmerò con un club di categoria superiore, non mi lamento di niente.
Cosa pensa del calcio di oggi, che con i nuovi magnati sbaraglia il mercato e spende e spande collezionando figurine di grandi campioni invece di pensare a metter su un progetto fondato sui giovani appunto?
In Italia per far crescere i giovani era opportuna la crisi. Purtroppo sono regole sbagliate della federazione,della lega o di chi ne fa le veci. Io come ho già ripetuto in altri contesti opterei come si fa in Spagna facendo squadre B. Per quanto riguarda questi nuovi magnati del calcio la loro situazione cambierà presto, infatti già in questi giorni l'Uefa ha tolto i premi delle varie competizioni a molte società, arriverà anche il loro momento.
Vista la Sua giovanissima età, ha dei modelli ai quali si ispira o dai quali sente di avere tanto da imparare?
Il mio modello è Pier Paolo Marino, un uomo e un professionista che io ammiro in un modo assoluto. Magari arriverò a fare la metà di quello che ha fatto lui. Un altra persona che ammiro tantissimo è Mino Favini scouting dell'Atalanta.
Progetti per il futuro?
Di progetti per il futuro ne ho tanti. Per il prossimo anno insieme al mio valido collaboratore Salvatore Diana creeremo una scuola calcio nel Casertano, poi tra un paio d'anni mi piacerebbe abilitarmi al ruolo di Direttore Sportivo sognando di arrivare a fare la metà di quello che ha fatto Pier Paolo Marino, come già citato prima.
Lei è uno dei più giovani se non il più giovane osservatore d'Italia. Come nasce l'idea di occuparsi del mondo del calcio giovanile con la Sua attività di scouting?
Diciamo che questa passione la coltivo sin da bambino,guardando in tv i vari Baggio e Ronaldo e immaginando da bambini quanto erano forti. Praticare calcio non è stata mai la mia passione, piuttosto sognavo di creare dal nulla calciatori importanti. Era questo il mio obiettivo.
Ci può citare alcuni nomi di giovani leve da tenere presente che secondo Lei sono dei predestinati o di cui comunque sentiremo parlare in futuro?
Di giovani promettenti in Italia ce ne sono molti, ma se proprio ne vogliamo citare alcuni mi viene da pensare a Lorenzo Tassi, classe 95 di proprietà dell'Inter. Un numero 10 tecnicamente fantastico,infatti a soli 16 anni ha esordito in serie A con la maglia del Brescia.Poi mi piace tantissimo il classe 96 del Napoli Gennaro Tutino, calciatore molto duttile tatticamente, capace di svariare su tutto il fronte offensivo; per non parlare poi di Cosimo Laferrara vero fuoriclasse già da 2 anni nel vivaio del Milan. Ed infine una mia scoperta Yaya Bamba, un attaccante di colore classe 99,vera spina nel fianco per le difese avversarie. Gioca nella Vigor Perconti, società laziale, ma il prossimo anno giocherà in un grosso club italiano, ne sentiremo parlare!!
Ad oggi è soddisfatto del Suo lavoro o perlomeno della strada che ha intrapreso, o ha dei rimpianti per delle cose che avrebbe voluto fare e dei rimorsi per cose che magari se tornasse indietro non avrebbe fatto?
Ad oggi sono molto soddisfatto del mio lavoro, nei 2 anni in cui ho praticato questo mestiere penso di esser cresciuto sia professionalmente che umanamente. Ho fatto parte l'anno scorso di una club storico come la Spal e nelle prossime settimane firmerò con un club di categoria superiore, non mi lamento di niente.
Cosa pensa del calcio di oggi, che con i nuovi magnati sbaraglia il mercato e spende e spande collezionando figurine di grandi campioni invece di pensare a metter su un progetto fondato sui giovani appunto?
In Italia per far crescere i giovani era opportuna la crisi. Purtroppo sono regole sbagliate della federazione,della lega o di chi ne fa le veci. Io come ho già ripetuto in altri contesti opterei come si fa in Spagna facendo squadre B. Per quanto riguarda questi nuovi magnati del calcio la loro situazione cambierà presto, infatti già in questi giorni l'Uefa ha tolto i premi delle varie competizioni a molte società, arriverà anche il loro momento.
Vista la Sua giovanissima età, ha dei modelli ai quali si ispira o dai quali sente di avere tanto da imparare?
Il mio modello è Pier Paolo Marino, un uomo e un professionista che io ammiro in un modo assoluto. Magari arriverò a fare la metà di quello che ha fatto lui. Un altra persona che ammiro tantissimo è Mino Favini scouting dell'Atalanta.
Progetti per il futuro?
Di progetti per il futuro ne ho tanti. Per il prossimo anno insieme al mio valido collaboratore Salvatore Diana creeremo una scuola calcio nel Casertano, poi tra un paio d'anni mi piacerebbe abilitarmi al ruolo di Direttore Sportivo sognando di arrivare a fare la metà di quello che ha fatto Pier Paolo Marino, come già citato prima.
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