domenica 25 novembre 2012

ESCLUSIVA- Ciotola (oss. Spal): “Giovani talenti? La Campania è il Sudamerica d’Italia”

 
Il mondo dei giovani talenti, del lavoro dei vivai è da sempre uno dei mondi che seguiamo con maggiore interesse. Oggi abbiamo voluto discutere delle difficoltà di quest’ambiente, della “Campania Felix” e dell’attività del Napoli riguardo alla propria “scugnizzeria” con il giovane osservatore in Campania per la Spal, Gennaro Ciotola:

Una riflessione sul calcio di oggi, quali sono gli aspetti da preservare e cosa invece andrebbe cambiato profondamente?

“Nel calcio attuale molte cose andrebbero cambiate…innanzitutto le figure preminenti: Beretta, Abete, Tommasi e la Federazione in toto; troppo spesso si tende a mantenere la famosa poltrona, ostacolando gli innovamenti. Dall’altra parte tutlerei le idee lanciate dal presidente De Laurentiis: in primis quella riguardante la formazione di un campionato europeo a 32 squadre; da tenere in grande considerazione anche il giusto discorso fatto in merito agli introiti dei diritti televisivi, i metodi attuali sono infatti dannosi per il futuro di questo sport”.

È ormai risaputo che in Campania ci sono tanti giovani di talento, si stà facendo abbastanza per la valorizzazione interna di questa ricca ‘materia prima’?


“Il problema è dato dal rapporto tra le scuole calcio e le società professionistiche, le quali vogliono troppe volte speculare su giovani promesse; in Italia purtoppo siamo ancora molto indietro: un ragazzo di vent’anni è ancora relegato in Primavera, mentre in altre zone del mondo si fanno esordire in prima squadra atleti appena maggiorenni…Si potrebbero realizzare le cosiddette squadre B, così come nella Liga spagnola; in questo modo si darebbe ai giovani del vivaio la possibilità di crescere e fare esperienza in un torneo di alto livello”.


Dopo la ‘riforma Rivera’ (che limita a sei gli elementi sotto i 16 anni da poter acquistare fuori regione e divide le compagini di A e B e quelle di Lega Pro per gli Allievi Nazionali, sperimentazione che si vuole applicare nei prossimi anni anche ai Giovanissimi) come si svolge il lavoro di una società partecipante al campionato di Lega Pro come la Spal?


“La riforma può portare dei benefici sostanziali, è da considerarsi infatti una delle poche idee intelligenti attuate dalla Federazione. Andrebbero però migliorati tanti altri aspetti, così da poter realmente far fruttare un ‘tesoro calcistico’, quale quello delle giovani promesse italiane e campane soprattuto, poichè considero la mia regione come ‘ il Sudamerica d’Italia’…”.



Come valuti il lavoro svolto dal settore giovanile del Napoli?

“Spero che il progetto della ‘Scugnizzeria’ vada in porto, per adesso si è solo detto tanto… Ho avuto contatti con i dirigenti azzurri, sarebbe un onore per me poter un giorno lavorare per la squadra che ho nel cuore…Positive sono le cessioni in prestito di calciatori come Izzo, De Vena, Maiello, Insigne ecc. La scelta di Dezi può rivelarsi un’arma a doppio taglio: da un parte utile, poichè l’ex Giulianova, rimanendo nel giro della prima squadra, potrà allenars con calciatori di altissimo livello, dall’altra rischiosa, in quanto non gli sarà riservato un altissimo minutaggio…Spero si possano tenere d’occhio elementi dalle grandi potenzialità come Lorenzo Tassi, passato recentemente all’Inter dal Brescia, che entro due anni dovrà mettere in pratica tutto ciò che di positivo è stato detto nei suoi riguardi, onde evitare il rientro tra le fila delle rondinelle”.
A cura di Antonio Fusco

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