mercoledì 27 febbraio 2013

CON TACCONI A REGGIO


A Reggio c'è  venuto a trovare un grande del calcio italiano,un portierone...ed io da buon napoletano,non potevo non fargli ricordare quando Diego Maradona,lo faceva imbestialire..e non poco.

giovedì 21 febbraio 2013

LE MIE IDEE...INTERVISTA SPORT PICENO


Gennaro Ciotola talent scout pieno di grandi idee..    
     
 
Gennaro Ciotola
Gennaro Ciotola
Cari amici di Sport Piceno oggi intervistiamo Gennaro Ciotola, talent scout di 23 anni che nel 2011 è stato dichiarato l’osservatore più giovane d’Italia e lavora per la Reggiana.
Giovani e calcio oggi come si sta evolvendo ?
Buongiorno,diciamo che l'evoluzione dei giovani,nel campionato italiano,sta un po' migliorando,fatto dovuto anche dalla crisi che sta attraversando il nostro paese,i campioni fuggono,e allora diciamo che in questo momento le societa' si stanno attrezzando,puntando sui giovani,e gente come el sharawi,insigne,de sciglio,florenzi,faranno le fortune della nostra nazionale.

Come mai si sente dire è giovane e ci sarà tempo o è ancora troppo giovane?
Questo fa parte della mentalita' sbagliata che hanno ancora diverse societa',in inghilterra o germania se un ragazzino di 17 18 anni e' forte,lo fanno giocare senza problemi,senza pressioni,cosa che qui,se un giovane sbaglia una partita,non risulta idoneo alla serie a.

Quanto è il momento giusto lanciare i giovani?
Il momento giusto per lanciare un giovane 1) una squadra primavera o beretti,dovrebbero allenarsi almeno una o due volte a settimana insieme alla prima,per avere chiarezza sull'organico che si ha a disposizione nelle varie squadre giovanili,poi i migliori durante l'arco di un campionato,cominciano a sentire l'aria del professionismo,e poi pian piano si lancia,senza bruciarli,perche' in italia basta una partita sbagliata, e puoi cambiare mestiere.

essere premiato come l'osservatore più giovane d'Italia lo scorso anno è un punto di arrivo o di partenza?
Essere premiato l'osservatore piu' giovane d'italia,e sicuramente un punto di partenza,c'e' ancora tanta gavetta da fare,ma comunque per un giovane come me aver gia' lavorato per 2 club importanti come spal e reggiana,sicuramente e un motivo di orgoglio,che mi spinge ancor di piu' a lavorare e crescere professionalmente.

La crisi dei vivai è data dalla paura dei club o solo un modo per investire all’estero ?
Gli investimenti all'estero, sono sbagliati,perche' chi spende in sud america pensa di pescare fenomeni,a molti ds come gli parli di un brasiliano o di un argentino gli si brillano gli occhi,e' questa e mentalita' sbagliatissima,bisogna puntare sui nostri giovani,sui nostri vivai,sopratutto quelli del sud italia,ci sono veri talentini,ma cominciamo sopratutto a fare strutture adeguate,e poi ne parliamo.

Quali sono i migliori giovani che ha visionato?
Di giovani visionati ce ne sono tanti di interessanti,mi viene in mente francesco verdone del sorrento terz. sx 95 gia' in orbita prima squadra,guido cozzolino anch'egli terzino ma destro,sempre 95 dell'avellino che sta mettendo in mostra le sue qualita' al torneo di viareggio,mi piace molto molto gianni foresta esterno d'attacco del crotone 95 che sta facendo molto bene cn la primavera calabrese,e poi c'è manuel de luca bomber del sud tirol classe 98,convocato anche nella nazionale under 15 italiana.

Quali sono gli obiettivi della Reggiana in ambito giovanile?
Gli obiettivi in ambito giovanile della reggiana,sono quelli di portare in prima squadra, i migliori prospetti del settore giovanile,e cedere ai grandi club,piccoli campioncini,come e' successo lo scorso anno con mastour al milan.

Secondo te quale è il modello da applicare in Italia?
Il modello da applicare in italia,potrebbe essere simile,a quello dettato in spagna,magari creando squadre b,almeno per le grandi squadre,facendoli disputare campionati di b o lega pro,non classificati,almeno i giovani crescono in un contesto adeguato,e non on primavere, che le reputo inutili.

Come valuti la fuga di talenti dall'Italia ?
La fuga dei talenti dall'italia,e' dovuta sopratutto dall'aspetto economico,perche un marco veratti grandissimo calciatore se un napoli o una juve proponevano piu' soldi del psg,state certi che rimaneva in italia,lo stesso dicasi di trotta, ex napoli, di macheda, questo e' il mio punto di vista.

Gennaro Ciotola Talent Scout

Fonte:http://www.sportpiceno.com/notizie/1-ultime/3500-gennaro-ciotola-talen-scout-pieno-di-grandi-idee.html

lunedì 18 febbraio 2013

I MIEI CONSIGLI SUL "VIAREGGIO"

Viareggio Cup 'Lazio, Keita è un campione. Ottimo Falcone e Cozzolino'

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 Il Torneo di Viareggio entra nella fase  conclusiva: oggi partono gli ottavi di finale, ma già si possono tirare le prime somme. E Calciomercato.com ha chiesto al Talent Scout Gennario Ciotola di dare qualche nome di qualche ragazzo che si è messo particolarmente in luce: "Sicuramente Wladimiro Falcone, portiere della Sampdoria classe 1995 - il primo nome di Ciotola - nonostante il torneo non proprio esaltante della formazione ligure, si è messo in mostra con ottimi interventi. Fisicamente una bestia, uscite ottime, molto bene anche nella lettura delle traiettorie. Mi ha impressionato".
Si passa poi ai giocatori di movimento: "Un nome interessante è sicuramente Guido Cozzolino, terzino destro classe 1995 dell'Avellino. Ottimo cambio di passo, spinge molto sull'out destro creando spesso superiorità numerica. E' stato già convocato anche nella nazionale Lega Pro ed è sicuramente destinato a squadre di livello superiore. Ma quello più di tutti che veramente mi è piaciuto è stato Keita della Lazio: attaccante completo, può giocare dapertutto; prima punta, seconda e anche esterno. Calcia di destro e di sinistro. Secondo me, visto l'infortunio di Klose, invece di acquistare Saha si poteva puntare su lui. Diventerà un campione".
 
Fonte:http://www.calciomercato.com/prima-pagina/viareggio-cup-lazio-keita-e-un-campione-ottimo-falcone-e-cozzoli-427123

INTERVISTA LA LAZIO SIAMO NOI


ESCLUSIVA - Parla il talent scout Ciotola: "Bisogna puntare di nuovo sul settore giovanile... Keita? Un fenomeno"

Dopo lo splendore degli anni '80 e '90, il calcio italiano sta vivendo una fase di forte crisi, con i grandi campioni che scappano verso lidi, più ambiziosi e soprattutto più ricchi. Per far fronte a questa involuzione il mondo del pallone italico sta riscoprendo l'importanza di investire nei giovani e nei settori giovanili. Anche grandi squadre, come il Milan, hanno intrapreso questa via. In questa situazione vetrine importanti con il Torneo di Viareggio, tornano ad essere viste con un occhio particolare da tutti gli addetti ai lavori. Per saperne di più, su questo Viareggio e sullo stato del settore giovanile italiano, lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva, uno dei più giovani e preparati scout del nostro panorama calcistico: Gennaro Ciotola. Il giovane osservatore (ha appena 22 anni ndr) dopo essere stato alle dipendenze della Spal, quest'anno è nei quadri della Reggiana.
La prima fase del Viareggio si sta chiudendo. Che torneo ha visto fino ad ora?
"E' un torneo nel quale le squadre italiane si stanno comportando piuttosto bene. Perché se compagini come Stella Rossa e Maribor all'inizio della manifestazione potevano far un po' paura, invece stanno prevalendo le formazioni nostrane. Su tutte la Juventus, che sta facendo un ottimo torneo, anche l'Inter sta giocando bene. La sorpresa è indubbiamente la Virtus Antella, una squadra molto organizzata. Per non parlare del Napoli, che quest'anno sta facendo veramente grandi cose, e grandi ne farà in futuro visto i '95 che ha”.
Ormai il calcio è globale, quindi si riescono ad avere immagini di giovani calciatori da ogni parte d'Italia e del mondo. A questo punto è ancora importante un competizione come la Coppa Carnevale?
“Un torneo come il Viareggio rimane sempre importante, è una grande vetrina per i giovani calciatori, perché rimane una competizione seguita da osservatori di diverse nazioni”.
Passando al lavoro di scouting e partendo dai presupposti della domanda precedente, quanto è cambiato il suo lavoro?
"Personalmente preferisco vedere i ragazzi suoi campi, dal vivo. Non amo particolarmente questi nuovi mezzi, per i quali le società prendono giocatori solo visionandoli suoi vari siti o su Dvd. I giocatori vanno visti sul campo, perché spesso i video possono ingannare. Anche perché secondo me i giocatori in sud America non sono al livello di quelli in Italia: lì ci sono due o tre ragazzi bravi per squadra, ma per il resto sono inferiori ai nostri. Quindi è meglio prendere ragazzi italiani, anche per valorizzare il nostro patrimonio calcistico”.
Cosa cambierebbe, un giovane come lei, in questo mondo del calcio che appare un po' “vecchio”?
“Andrebbero cambiate molte cose, anche e soprattutto per i giovani calciatori. Ad esempio per far crescere meglio i ragazzi, abolirei il campionato primavera, creando delle società B, come in Spagna, nelle quali i giovani calciatori potrebbero mettersi in mostra in un contesto diverso, in un contesto nel quale dovrebbero giocare anche con giocatori più grandi di età, e non giocando con ragazzi di pari età, perché solo giocando contro ragazzi più grandi, si può crescere”.
Tante grandi squadre italiane, viste le difficoltà economiche, stanno riscoprendo l'amore per il settore giovanile, ma in che condizione è il settore giovanile italiano?
“Per quello che sto vedendo, le società italiane hanno capito che devono puntare più sui giovani, non solo le grandi società, ma anche quelle minori, come quelle di Lega Pro, sia di Prima che Seconda Divisione, hanno cominciato a muoversi, e credo che questa sia un cosa molto buona”
Tornando alla Viareggio Cup, la Lazio si è qualificata ieri, le piace la squadra di Bollini?
“Ho visto la Lazio è mi ha impressionato tantissimo, soprattutto sono rimasto colpito da Keita. E' un attaccante che, secondo me, l'anno prossimo potrebbe giocare in prima squadra. Ma anche adesso, vista la defezione di Klose, non avrei puntato su il trentacinquenne Saha, ma su l'ex Barcellona, valorizzando un ragazzo che tra un paio d'anni farà faville”.
Una polemica forte, riguardo al settore giovanile, è quella sui troppi stranieri, importati, nelle squadre, secondo lei questa questione è vera e soprattutto con tutti questi stranieri, si rischia di perdere i giovani italiani?
“Su questa situazione mi ci sono soffermato a lungo. Faccio un esempio su tutti, quello del Chievo Verona che, dalla primavera ai giovanissimi, ha più di dieci ragazzi stranieri, la ritengo una cosa incredibile, dovremmo cominciare a valorizzare il nostro vivaio, guardando soprattutto nel sud Italia, perché è pieno di ottimi elementi. Però un altro problema è quello delle infrastrutture, prima vanno migliorare, creando strutture adeguate per i nostri giovani e poi puntiamo su di loro”.


Fonte: Alessio Bernardini - Lalaziosiamonoi.it
http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=32502

lunedì 4 febbraio 2013

RADUNO A SAN CIPRIANO



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La F.C.D. Scouting&Management, organizza per il giorno 6 febbraio un raduno ufficiale con la Reggiana calcio, per giovani calciatori nati dal 98 ai 2001, presso il campo comunale di San Cipriano d’Aversa, ore 14.30. Responsabili agente FIFA Salvatore Diana, scouting Raffaele Ferrara, osservatore ufficiale Reggiana calcio Gennaro Ciotola. Si prega di accompagnare i ragazzi e munirli di nulla osta e visita medica