domenica 25 novembre 2012

Intervista a Gennaro Ciotola

Intervista a Gennaro Ciotola
Gennaro Ciotola
Oggi intervistiamo in esclusiva Gennaro Ciotola, talent scout di 22 anni che l’anno scorso è stato dichiarato l’osservatore più giovane d’Italia e che da pochi mesi lavora per la Reggiana come osservatore del settore giovanile, dopo l’esperienza vissuta lo scorso anno nella Spal.
Come valuti il ruolo dei giovani nel calcio di oggi?
In questo periodo il calcio italiano giovanile si sta ritagliando uno spazio importante dovuto anche alla crisi economica del nostro paese e non solo..nonostante ciò abbiamo dei giovani davvero molto interessanti.
In Italia come mai si fa fatica a lanciare i giovani? il salto dalla Primavera alla prima squadra è troppo grande?
Il salto dalla primavera alla prima squadra dipende da molti fattori, io credo che durante l’arco di un campionato bisognerebbe far girare i giocatori della primavera facendoli allenare con la prima squadra per fargli assaporare il gusto vero del calcio che conta.
Come valuti la possibilità di un campionato riserve in Italia?
La possibilità di un campionato riserve in Italia è un idea che mi piace, infatti nè sto parlando già da due anni. Al momento si potrebbe cominciare facendo squadre B per i Top Club facendoli miliate in serie B o in Lega Pro senza retrocessioni e promozioni. Questa è l’idea che mi stuzzica di piu’.
Come mai investiamo molto all’estero e non peschiamo dai vivai?
Vi faccio l’esempio..se Insigne fosse nato in Brasile varrebbe 50 milioni di euro,essendo nato in Italia non gioca titolare in un Top Club, mentre in altre nazioni sarebbe un fuoriclasse, fa parte della nostra mentalità sbagliata. Si pensa che il Sud America sia la frontiera del calcio ma se non erro oggi l’italia puo contare su calciatori che veramente possono diventare stelle. Dobbiamo puntare sui nostri vivai.
Quali sono i migliori giovani in Serie B e Lega Pro?
Trovo molti interessanti Saponara dell’Empoli ala offensiva, Frascatore del Sassuolo, e in Lega Pro ammiro Passerò terzino destro del Cuneo e poi un classe ’95 che da poco ha esordito in coppa Italia con la maglia del Sorrento, Francesco Verdone, esterno sinistro portato proprio da me.
Quali sono gli obiettivi della Reggiana in ambito giovanile?
Gli obiettivi della Reggiana non sono quelli di vincere campionati ma di portare in prima squadra elementi del settore giovanile e magari vendere piccoli campioncini a grandi Club, come ha fatto di recente il Milan con Mastour.
Quali sono le prospettive e le ambizioni di un talent scout giovane come te?
La mia più grande ambizione è quella di fare molta gavetta come osservatore per poi conseguire il patentino di Direttore Sportivo, lavoro giorno dopo giorno e cerco di migliorarmi sempre, la strada è ancora lunga e nonostante abbia vissuto cose belle non do mai niente per scontato.
Quali sono le socetà che stanno lavorando meglio a livello giovanile?
Le società che a livello giovanile stanno lavorando per la maggiore penso che siano l’Atalanta e il Parma che veramente mi stanno impressionando positivamente, infatti loro provano già i 2000-2001.Questa per me è progettualità. Poi ci siamo noi..quest’anno speriamo di fare un grande lavoro.
Secondo te il modello della cantera del Barcellona è importabile in Italia?
Cominciamo a fare grandi strutture per i settori giovanili, se non si comincia dalle fondamenta è inutile parlarne, per il momento siamo un po arretrati su questa cosa, però riallacciandomi alla seconda domanda la crisi che stiamo vivendo può darci una mano a puntare sui giovani. Oltre al Barcellona ammiro molto l’Aiax , società che è vent’ anni avanti con il progetto giovani.
Come valuti la perdità di talenti come Verratti e Balotelli per il nostro campionato?
La perdita di Verratti e Balotelli riallaccia sempre al solito discorso,se a Verratti gli si proponeva un contratto faraonico come lo percepisce a Parigi ora giocava in Italia,quindi per me il discorso è sempre il fattore economico

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